lunedì 6 gennaio 2020

#33 SINTESI FINALE

Lo scopo principale di questo blog è allargare la nostra mente, vedere gli oggetti in vari punti di vista che spesso non ci accorgiamo che esistono e specialmente saper ragionare. Spesso guardiamo un oggetto per  la funzione che svolge nella società, ma non ci chiediamo quale possa essere la sua origine e cosa potrebbe avere in comune con altri oggetti apparentemente scorrelati.

L’inizio del blog si concentra sulla scelta di un luogo che non sia solo una città, ma che indica un posto più preciso a cui appartiene. Ad esempio la città scelta da me è Agrigento in particolare la
Valle dei Templi. La Valle dei Templi è un sito archeologico, nel quale vengono ritrovati spesso degli oggetti storici appartenenti ad epoche diverse dalla nostra attuale. 
“Le cose” caratteristiche del luogo sono: la moneta, che rappresenta il simbolo della città di Agrigento e i vasi lavorati che spesso raffiguravano scene di vita quotidiane o di miti.
Il sito, appartenente al patrimonio UNESCO, è protagonista di mitilibri, citazioni che ne descrivono il paesaggio, film e un’origine storica del nome.

Da questo punto in poi il blog si concentrerà solo sulla cosa scelta e caratteristica del luogo. Ho scelto il vaso biberon perché, essendo il luogo un sito archeologico, sono stati ritrovati diversi vasi di cui uno simile, nella sua funzione, al nostro biberon moderno. Iniziamo la visione della cosa secondo punti di vista diversi: come viene denominata in altre lingue del mondo, i proverbi, la sua tassonomia nell’evoluzione funzionale e formale, i materiali che la costituiscono, l’anatomia che la scompone in parti semplici, la sua trasformazione che la porta ad essere un simbolo e la sua visione futuristica e tecnologica.  Per visualizzare meglio la cosa nei vari campi di indagine può essere utile una mappa concettuale e una nuvola dei nomi. Ma continuando il percorso di collegamento della cosa è interessante proiettarla nella cucina, nell’arte, nella musica, nei fumetti, nella letteratura, nel cinema, a casa, nei francobolli e nel museo ipotetico o già esistente.
Gli ultimi punti del blog stimolano la nostra mente a trovare dei legami con i numeri, con possibili protagonisti che utilizzano la cosa, con le azioni che si compiono con la cosa e con le parole significative della cosa per ogni lettera dell’alfabeto.
brevetti della cosa riescono a visualizzarla da un punto di vista tecnico-scientifico e produttivo.

#32 LE AZIONI DELLA COSA


  • Alimentare 
  • Contenere (il liquido)
  • Ciucciare 
  • Toccare 
  • Allattare 
  • Crescere 
  • Nutrirsi 
  • Giocare (i bambini scoprono il mondo esterno giocando con le cose)

#31 L'ABC DELLA COSA

A come alimentazione

Poiché l’oggetto è utilizzato come mezzo di alimentazione 

B come bambino 
Il protagonista principale che utilizza la cosa è il bambino

C come ciuccio
Utilizzato per spingere il bambino ad attaccarsi di meno alla mammella

D come dimensione
Esistono varie dimensioni dei biberon: piccoli, medi e grandi 

E come estrazione
Estrazione del liquido (in particolare il latte) dal biberon 

F come famiglia 
Il protagonista del biberon fa parte di una famiglia 

G come genitore 
Il protagonista del biberon possiede un genitore

H come handicap 
Tuttavia può capitare che il bambino possieda un handicap 

I come iterazione 
L’atto di bere dal biberon stabilisce un’interazione tra neonati e oggetti

L come latte
Il biberon è utilizzato per contenere latte

M come mamma
Colei che dà alla luce il neonato 

N come NUK
Marca produttrice di biberon

O come omogeneizzato 
Utilizzato come passaggio tra alimentazione liquida (con biberon) e alimentazione solida

P come papà 
Membro della famiglia e genitore del neonato

Q come qualità 
La qualità materiale del biberon è un aspetto fondamentale per la salute del neonato

R come rafforzamento
L’alimentazione tramite biberon aiuta a rafforzare l’organismo 

S come svezzamento
Lo svezzamento con biberon è l’atto di nutrizione 

T come tettarella 
Uno dei componenti che costituisce il biberon 

U come unione
Lo svezzamento stabilisce un’unione tra bambino e persona/oggetto

V come vita
Biberon simbolo di nascita e quindi vita

Z come zaino
Biberon simbolo di “bambino” e quindi di scuola 
























#30 LA SCIENZA E LA TECNICA DELLA COSA

Il poppatoio veniva inizialmente lavorato in argilla e terracotta, mentre ora come ora viene prodotto in materiali più morbidi (polimeri). Ovviamente anche a livello produttivo sono cambiate le cose, se prima venivano lavorati singolarmente a mano, ora vengono prodotti in serie in grandi catene di produzione. Ciò che è rimasta inalterata è la fisica che ci sta dietro: nel caso in cui ci sia la cannuccia, il bambino si attacca ad esso e aspirando crea una depressione che permette l’ispirazione del liquido, che spesso è il latte. Nel caso invece in cui la parte terminale sia la tettarella e non la cannuccia, il bambino sfrutta la forza di gravità per abbeverarsi.

#29 I NUMERI DELLA COSA

Apparentemente la cosa non sembrerebbe avere un collegamento con i numeri, ma facendo delle ricerche approfondite si riesce a scoprire che :

- la tettarella, parte che compone il biberon, è formato da un numero variabile di fori (da 1 in poi) necessario a variare il flusso di uscita del latte a seconda dell’età del neonato;
- ogni poppatoio ha una capacità di contenere il liquido (ad esempio di 500 ml o 300ml);
- il prezzo relativo della cosa;
- se si riferisce ad un biberon tecnologico dotato di numero di tacche che indica il livello di batteria;
- gli anni del biberon (mi sono spesso concentrata, in vari step del blog, di vasi biberon ritrovati che risalgono a migliaia di anni fa).