L’inizio del blog si concentra sulla scelta di un luogo che non sia solo una città, ma che indica un posto più preciso a cui appartiene. Ad esempio la città scelta da me è Agrigento in particolare la
Valle dei Templi. La Valle dei Templi è un sito archeologico, nel quale vengono ritrovati spesso degli oggetti storici appartenenti ad epoche diverse dalla nostra attuale.
“Le cose” caratteristiche del luogo sono: la moneta, che rappresenta il simbolo della città di Agrigento e i vasi lavorati che spesso raffiguravano scene di vita quotidiane o di miti.
Il sito, appartenente al patrimonio UNESCO, è protagonista di miti, libri, citazioni che ne descrivono il paesaggio, film e un’origine storica del nome.
Da questo punto in poi il blog si concentrerà solo sulla cosa scelta e caratteristica del luogo. Ho scelto il vaso biberon perché, essendo il luogo un sito archeologico, sono stati ritrovati diversi vasi di cui uno simile, nella sua funzione, al nostro biberon moderno. Iniziamo la visione della cosa secondo punti di vista diversi: come viene denominata in altre lingue del mondo, i proverbi, la sua tassonomia nell’evoluzione funzionale e formale, i materiali che la costituiscono, l’anatomia che la scompone in parti semplici, la sua trasformazione che la porta ad essere un simbolo e la sua visione futuristica e tecnologica. Per visualizzare meglio la cosa nei vari campi di indagine può essere utile una mappa concettuale e una nuvola dei nomi. Ma continuando il percorso di collegamento della cosa è interessante proiettarla nella cucina, nell’arte, nella musica, nei fumetti, nella letteratura, nel cinema, a casa, nei francobolli e nel museo ipotetico o già esistente.
Gli ultimi punti del blog stimolano la nostra mente a trovare dei legami con i numeri, con possibili protagonisti che utilizzano la cosa, con le azioni che si compiono con la cosa e con le parole significative della cosa per ogni lettera dell’alfabeto.
I brevetti della cosa riescono a visualizzarla da un punto di vista tecnico-scientifico e produttivo.
“Le cose” caratteristiche del luogo sono: la moneta, che rappresenta il simbolo della città di Agrigento e i vasi lavorati che spesso raffiguravano scene di vita quotidiane o di miti.
Il sito, appartenente al patrimonio UNESCO, è protagonista di miti, libri, citazioni che ne descrivono il paesaggio, film e un’origine storica del nome.
Da questo punto in poi il blog si concentrerà solo sulla cosa scelta e caratteristica del luogo. Ho scelto il vaso biberon perché, essendo il luogo un sito archeologico, sono stati ritrovati diversi vasi di cui uno simile, nella sua funzione, al nostro biberon moderno. Iniziamo la visione della cosa secondo punti di vista diversi: come viene denominata in altre lingue del mondo, i proverbi, la sua tassonomia nell’evoluzione funzionale e formale, i materiali che la costituiscono, l’anatomia che la scompone in parti semplici, la sua trasformazione che la porta ad essere un simbolo e la sua visione futuristica e tecnologica. Per visualizzare meglio la cosa nei vari campi di indagine può essere utile una mappa concettuale e una nuvola dei nomi. Ma continuando il percorso di collegamento della cosa è interessante proiettarla nella cucina, nell’arte, nella musica, nei fumetti, nella letteratura, nel cinema, a casa, nei francobolli e nel museo ipotetico o già esistente.
Gli ultimi punti del blog stimolano la nostra mente a trovare dei legami con i numeri, con possibili protagonisti che utilizzano la cosa, con le azioni che si compiono con la cosa e con le parole significative della cosa per ogni lettera dell’alfabeto.
I brevetti della cosa riescono a visualizzarla da un punto di vista tecnico-scientifico e produttivo.